Prof.ssa Antonia Ricci
Divisione Analisi dei rischi, Dipartimento sicurezza alimentare, Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
Mi occupo da sempre di sicurezza alimentare e ho collaborato con EFSA, L’Autorità europea per la sicurezza alimentare, come membro del comitato scientifico della speciale commissione convocata a Parma nel 2015 per la valutazione dei rischi microbiologici legati al novel food, categoria nella quale rientrano anche gli insetti commestibili.
La mia collaborazione con il progetto MAIC rientra in questo impegno per mettere in primo piano la sicurezza alimentare e la necessità di individuare regole condivise per uno dei segmenti più promettenti e in grande sviluppo.
La nostra ambizione con MAIC è di creare un punto di riferimento a livello europeo, un progetto pilota in grado di stabilire standard certificabili e verificabili. Il nostro punto di vista va al di là delle logiche di profitto che giustamente hanno guidato finora lo sviluppo degli allevamenti di privati. Ma in realtà rappresenta un vantaggio anche per loro, una leva competitiva, perché avere un punto di riferimento e delle regole precise permetterà agli allevatori di certificare il proprio operato e dimostrare di offrire al consumatore prodotti sicuri. E sarà un elemento strategico anche per ASL, Ministeri competenti ed Enti certificatori per individuare le linee guida relative all’allevamento di insetti.
L’orgoglio di MAIC è di essere un progetto pioniere a livello europeo e internazionale proprio per questa sua ambizione di andare oltre le logiche di profitto e focalizzarsi prima sulla qualità degli allevamenti e i dati scientifici che provano l’assoluta sicurezza di questo alimento per l’uomo.
Un punto fondamentale da spiegare è che la ricerca sul rischio microbiologico nell’allevamento di insetti non è tanto strettamente legata alla specie in sé ma al substrato alimentare. Questo è importante anche per superare il pregiudizio che lega gli insetti a qualcosa di negativo e sporco. Non ci sono agenti patogeni pericolosi sia per gli insetti sia per l’uomo. Il vero problema è trovare una dieta adeguata per gli insetti che sia allo stesso tempo sicura e sostenibile per l’ambiente e che quindi utilizzi substrati provenienti da industrie agroalimentari a basso impatto, non abitualmente utilizzati come fonti per l’alimentazione umana o animale. Questo principio è valido sia per i grilli (oggetto dello studio di MAIC) sia per altre specie e questo rende ancora più interessante il nostro progetto perché amplia il suo raggio di interesse anche all’allevamento di altre tipologie di insetti.
L’importanza della scelta della dieta degli animali allevati a fini alimentari non è una tematica legata solo agli insetti commestibili: ne abbiamo avuto drammaticamente la prova nei casi di mucca pazza e influenza aviaria, dove la scelta di diete non sicure e verificate per questi animali ha portato a gravi conseguenze per i consumatori di carne. Siamo quindi di fronte a una nuova e più corretta visione della sostenibilità: occorre procedere con rigore scientifico per studiare delle soluzioni che uniscano con scienza e coscienza il rispetto dell’ambiente, le logiche di mercato e la tutela della salute umana. Come ricorda la FAO, un alimento non è tale se non è sicuro. Per questo il progetto MAIC è importante per lo sviluppo dell’allevamento di insetti sostenibili, per garantire con assoluta tranquillità la sicurezza per il consumo umano di questa preziosa fonte di proteine.