di Betta Andrioli
Da anni sentiamo, attraverso media, giornali ed opinion leaders del settore, che gli insetti rappresentano la vera alimentazione del futuro. Ma il futuro in Italia, di fatto, è già presente con un primo produttore autorizzato e altri in deroga.
In Italia infatti ci sono già alcuni allevamenti che mirano alla produzione di insetti ad uso alimentare “tuttavia la loro operatività dipende dal successo nelle procedure autorizzative in corso” ci spiega Simone Belluco, Dirigente Veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. L’immissione in commercio di insetti per la produzione di alimenti infatti deve essere autorizzata ai sensi della normativa europea sui Novel food: “Ad oggi solo un produttore è stato autorizzato a commercializzare materie prime ottenute da insetti (Tenebrio molitor) – continua Belluco – mentre numerosi altri produttori commercializzano in deroga, in accordo alla normativa vigente”.
In Italia probabilmente i prodotti a base di insetti faticheranno ad affermarsi? Questo è probabile considerando la cultura gastronomica e le vaste scelte disponibili ma “costituiranno comunque una possibile alternativa per il consumatore” conclude il prof. Belluco, spiegando che “probabilmente risulteranno di interesse per i consumatori molto interessati agli aspetti di sostenibilità, ai giovani e a categorie particolari come gli sportivi grazie all’elevato tenore proteico degli alimenti derivati. Fra dieci anni mi immagino quindi la presenza di alcuni prodotti a base di insetti nei supermercati e l’utilizzo di insetti nei ristoranti gourmet, ma non mi aspetto un consumo elevato né in termini di frequenza né in termini di percentuale della popolazione interessata”.
Giovani, sportivi ed attenti al green: potrebbero quindi essere questi gli italiani che sceglieranno un’alimentazione che comprenda gli insetti. Dei privilegiati, dei visionari o semplicemente consumatori più avanti degli altri?